Nel 2018 Luca ed io abbiamo avuto il privilegio di tradurre il libro “Sex ACT. Libera la tua sessualità con l’Acceptance and Commitment Therapy” di Richard Blonna. Lavorando sul testo, rileggendolo più volte, abbiamo spesso avuto l’impressione di aver conosciuto Richard, di entrare nella sua prospettiva e nella sua vita. E in questo articolo ci piace l’idea di condividere la nostra esperienza di traduzione e riflessione.
L’obiettivo della stesura di questo testo è presente già nel titolo, tradotto in italiano dall’editore con “Libera la tua sessualità con l’Acceptance and Commitment Therapy”.
In realtà il titolo inglese è “Unleash the power of your sexual mind with Acceptance and Commitment Therapy”. Letteralmente significa “Libera il potere della tua mente sessuale con l’Acceptance and Commitment Therapy”. Abbiamo a lungo riflettuto su come tradurre il titolo, in italiano suonava propria male e, nonostante volessimo lasciare all’editore questo compito, ogni capitolo del libro fa riferimento proprio a questa frase. Alla fine, come traduttori che usano l’ACT nella loro pratica clinica, abbiamo scelto di tradurre con “Libera il potere sessuale della tua mente con l’Acceptance and Commitment Therapy”. Questa traduzione non corrisponde a quella che si vede in copertina e la differenza più rilevante, a nostro parere, è la parola mente.
Il libro non elenca una serie di consigli per migliorare la propria sessualità dando idee su pratiche, perversioni o disturbi sessuali. Già tanti libri, post e articoli trattano questo argomento. La meraviglia e l’unicità di questo libro invece sta nell’aver trattato dell’argomento di cosa fa la mente mentre ci approcciamo alla nostra sessualità, lasciando da parte, o accennando appena, a quello che fa il corpo. L’attività del corpo, infatti, è imbrigliata negli ostacoli della mente, nei pensieri, nelle emozioni, nei copioni personali e nelle immagini che fanno parte della sfera sessuale. Liberare la propria sessualità quindi non significa fare cose nuove o pazzesche, o esplorare perversioni e spingersi oltre a ciò che facciamo. L’obiettivo di questo libro è rimanere ciò che siamo, ma accorgendoci di ciò che accade mentre accade e spingendoci dentro alla nostra sessualità.
-L’obiettivo del libro del libro non è dire cosa fare per spingervi oltre, ma aiutare a spingervi dentro –
Spingersi dentro all’esperienza della sessualità vuol dire diventare consapevoli della nostra esperienza a 360 gradi, senza giudizio e accogliendo con curiosità tutto ciò che si presenta dentro di noi. Questa prospettiva è quella della mindfulness, una pratica meditativa diventata famosa in occidente grazie al lavoro di Kabat-Zinn. Blonna associa l’essere mindfull con lo sviluppare la sensualità, intesa come capacità di accogliere e prestare attenzione a tutti i sensi, inclusi il gusto e l’odorato. Il capitolo dedicato alla mindfulness propone degli esercizi di mindfulness inusuali, in particolare il massaggio di coppia consapevole, un’esperienza da vivere pienamente sia nella parte di chi esegue il massaggio, sia di chi lo riceve. Guarda alcuni video sul massaggio di coppia>>
Spingersi dentro alla propria sessualità significa iniziare a guardare tutto ciò che accade nella nostra mente appena sentiamo la parola SESSO. E poi continuare ad esplorare ciò che succede quando percepiamo alcune sensazioni del nostro corpo, legate alla sessualità, o quando ci guardiamo allo specchio. Infine è entrare nella relazione dell’altro, a contatto con cosa succede dentro la nostra mente quando ne sentiamo l’odore, o il calore della pelle. Andare dentro significa accorgersi di tutto questo. Nei film o nei romanzi, siamo stati abituati a vedere la punta dell’iceberg della sessualità, vista come passionale, piacevole, sensuale. Ciò che non siamo stati abituati a vedere è tutta la parte nascosta dell’icerberg:
Quello che succede nella nostra mente è assolutamente fuori dal nostro controllo, ma vediamo ogni pensiero, emozione, copione personale o immagine come un ordine a cui obbedire o come una grande verità da sondare.
Così, se un giorno invece di lasciarci andare alle carezze del nostro compagno, ci accorgiamo che ci stiamo annoiando, o ci viene in mente quella volta 10 anni fa che abbiamo fatto un viaggio col nostro ex, subito iniziamo a preoccuparci e a pensare che forse è tutto cambiato e ciò che è appena avvenuto nella nostra mente è la prova schiacciante che c’è un problema, in noi o nella relazione col nostro partner.
Blonna nel suo libro dedica i primi capitoli interamente a spiegare quanto i prodotti della nostra mente spesso diventano un problema perché li prendiamo sul serio, diamo loro troppo peso. Invece, dice Blonna a partire dalla prospettiva ACT, tutto ciò che accade dentro la nostra mente è assolutamente normale, è parte dell’esperienza dell’essere degli Homo Sapiens. Quindi la chiave per “liberare la propria sessualità” è chiederci se ciò che la mente sta producendo, ci serve o no. Pensieri, emozioni, copioni personali e immagini non sono né buone, né cattive. Ciò che conta è come le usiamo, a cosa ci servono. Ma non posso sapere se una cosa mi serve se non so dove voglio andare o cosa voglio realizzare. Così per capire se questi prodotti mentali ci servono, Blonna introduce un altro concetto dell’ACT: i valori.
Il concetto dei valori sessuali è uno dei più importanti e innovativi del libro. Ognuno di noi ha delle “regole” che riguardano la sessualità. Alcune sono esplicite, ad esempio “la sessualità è un’attività intima della persona”, mentre altre sono implicite, vale a dire che spesso non ne siamo consapevoli, ma guidano il nostro comportamento. Queste regole riguardano spesso la frequenza dei rapporti sessuali, il comportamento sessuale, l’idea delle emozioni, dei pensieri e delle immagini che sarebbe giusto avere durante un rapporto sessuale.
Raramente ci chiediamo “cos’è per me la sessualità?”, “che qualità personali e relazionali vorrei coltivare attraverso la sessualità?”. Magari per alcuni di noi la sessualità è un modo per coltivare la tenerezza, per altri il divertimento e la creatività, per altri ancora la crescita personale. Non c’è una regola, non siamo costretti a seguire un copione, possiamo scegliere cosa piace a noi e cosa ci rappresenta. Una volta che abbiamo chiaro verso dove vogliamo andare, anche la domanda se un pensiero ci serve o no prende più senso. Il pensiero “non ho tempo per il sesso” o “non riesco ad avere un orgasmo” si scioglieranno come neve al sole nel momento in cui abbiamo definito che la tenerezza, la nostra relazione e la sessualità vanno insieme e sono importanti per noi. Il lavoro o l’orgasmo passeranno in secondo piano e smetteranno di essere pensieri rilevanti. Diventerà più interessante chiederci come coccolare il nostro partner e prendercene cura, o prenderci più tempo per stare insieme. E questo introduce l’ultima parte del libro: coltivare la sessualità.
Una volta che è chiaro dove vogliamo andare e saremo riusciti a distinguere ciò che la nostra mente dice di utile e ciò che dice di poco utile, dobbiamo agire. I nostri valori sono come dei semini di cui prendersi cura. Non possiamo semplicemente lasciarli lì e sperare che un giorno siano dei grandi alberi da cui raccogliere la frutta. Dobbiamo annaffiarli e giorno dopo giorno accudirli e proteggerli. Anche i valori necessitano di azioni per crescere: azioni piccole o, come dice Kelly Wilson “Small things matter“: ricordiamoci che le piccole cose contano. L’attenzione di Blonna, ancora una volta, non va nello stravolgere la nostra sessualità, ma nel ricordarci l’importanza di ogni piccola azione.
Laura Casetta
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