Psicoterapia ACT e CFT a Padova
Psicoterapia: Perché può esserti utile?
Ansia, depressione, stress, attacchi di panico, difficoltà relazionali, solitudine sono solo alcuni dei problemi che possiamo incontrare lungo la nostra vita e che provocano sofferenza e malessere psicologico e, talvolta, fisico.
Si stima che:
- circa il 30% della popolazione soffre a causa di un disturbo psicologico maggiore diagnosticato.
- circa il 50% soffrirà di un disturbo nel corso della vita e, tra questi quasi l’80% soffrirà di più disturbi nel corso della vita
Metà delle persone che conosci soffriranno o hanno sofferto di un disturbo psicologico maggiore (che risponde cioè ai criteri secondo il DSM-V) e una persona su tre ne sta soffrendo proprio in questo momento (e forse non lo sai).
Molte persone però non sanno che la sofferenza può essere ridotta, conoscendo come funziona la nostra mente ed educandola a rispondere ai nostri bisogni, senza che invece ci blocchi in autocritiche, autosvalutazioni, pensieri negativi, alimentando emozioni e sentimenti come rabbia, ansia, senso di fallimento.
La psicoterapia può esserti utile se:
– Senti che la tua vita non ha più colore/sapore
– Ti arrabbi spesso e in modo distruttivo
– Non sai che senso dare alla tua vita
– Soffri d’ansia, attacchi di panico
– Sei molto critico con te stesso
– Tendi a rimuginare a lungo su un problema
– Stai affrontando una crisi di coppia
– Soffri di qualche disturbo sessuale
– Vuoi imparare a conoscere meglio te stesso
– Ti senti bloccato.
Cos’è la psicoterapia?
La psicoterapia è un percorso di crescita personale e di consapevolezza che ci aiuta a comprendere come funziona la nostra mente e ci aiuta a “usarla” insieme alle nostre emozioni per costruire la vita che vogliamo.
La psicoterapia consiste in:
1- fase diagnostica (minimo 2 incontri e somministrazione di un test). Il primo incontro gratuito è conoscitivo. Il terapeuta pone alcune domande relative al problema che porta alla consulenza, alla storia familiare, e alle aree di vita importanti (lavoro, relazioni, benessere). Nel secondo incontro viene suggerito un assaggio di intervento, proponendo un piccolo esercizio che viene poi condiviso. Gli esercizi sono “esperienziali”, vale a dire che servono a far emergere dei vissuti, dei pensieri, che poi vengono guardati insieme. Questo processo aiuta lo sviluppo della consapevolezza. Infine, nel terzo incontro, in seguito alla compilazione di un test diagnostico e dei primi due colloqui, viene proposto un “contratto terapeutico“, si concorda sull’obiettivo, ne viene ipotizzata una durata, una frequenza e si definiscono le modalità.
2- Intervento: ogni incontro dell’intervento ha lo scopo di sperimentare emozioni, modi di pensare e di relazionarsi nuovi. L’intervento è come un laboratorio: con curiosità, pazienza e non giudizio si guarda alla propria esperienza insieme, imparando a usare il proprio corpo come antenna emotiva e la propria mente per vedere il problema sotto nuovi (e si spera) più proficui punti di vista. L’intervento è flessibile alle necessità di entrambe le parti.
Tipi di intervento psicologico
1- Psicoterapia
Di durata variabile è mirata a risolvere disturbi psicologici maggiori (ansia, depressione, attacchi di panico, disturbi relazionali,…).
2- Training di meditazione
Rivolto alla gestione di stress o emozioni difficili, in assenza di disturbi maggiori. Lo scopo è insegnare degli esercizi specifici di rilassamento e consapevolezza e offrire degli spunti per comprendere il funzionamento della nostra mente.
3- Terapia di coppia
Ha una durata variabile da pochi incontri a qualche anno ed ha lo scopo di aiutare la coppia a superare una crisi o a prendere delle decisioni importanti. Può anche essere mirata alla crescita della coppia.
4- Terapia sessuale
Dura circa 9 mesi ed ha l’obiettivo di risolvere disfunzioni sessuali che non abbiano un’origine fisiologica o medica. E’ basata sull’assegnare dei compiti per casa alla coppia per poi condividerne l’esito insieme durante l’incontro successivo. Attraverso tali mansioni (da cui il nome “terapia mansionale”) il terapeuta fa emergere ciò che blocca e causa sofferenza.
Cos’è la psicoterapia ACT?
Le basi teoriche del nostro intervento sono principalmente l’Acceptance and Commitment Therapy (ACT).
L’Acceptance and Commitment Therapy (ACT) è una psicoterapia che ha le sue radici nell’idea che il linguaggio sia alla base della sofferenza dell’essere umano. Questo avverrebbe a causa della deformazione che il linguaggio crea nel percepire la realtà: il modo in cui percepiamo la realtà sarebbe così deformato da poterlo paragonare al film Matrix, dove la realtà percepita non è altro che un’illusione. Diventare consapevoli di come il nostro linguaggio e la nostra mente deformano la realtà, è come prendere la pillola blu che ci “apre gli occhi” al mondo e alla vita.
La deformazione della realtà avviene attraverso i giudizi, le critiche , lo spostarci sul rimuginare sul passato o sul creare scenari apocalittici nel futuro, seguendo regole interne ferree e inoppugnabili che ci irrigidiscono e minacciano. La mente spesso ci toglie dal momento presente e da cosa stiamo percependo nel corpo e attraverso i 5 sensi, per travolgerci col suo fiume di pensieri.
L’ ACT è basato su una solida teoria del linguaggio, chiamata RFT (Relational Frame Theory), che spiega come attraverso il linguaggio si crea un’intricata rete di significati e di parole e come queste “filtrano” la realtà.
Punti di forza dell’ACT:
- L’ ACT è uno dei pochi modelli di psicoterapia dove la pratica clinica va mano nella mano con le ricerche del laboratorio e, al crescere dell’una, si sviluppa l’altra. L’ACT non è basato su speculazioni o tentativi di inscatolare e trovare un filo conduttore ai bizzarri comportamenti di noi esseri umani.
- L’ ACT è sempre più validato nella sua efficacia in diversi contesti. Una quantità sempre maggiore di studi ne hanno dimostrato la forza, anche con un numero di incontri ridotto.
- Un altro punto di forza dell’ACT è il soffermarsi su cosa interessa veramente alla persona, cosa è veramente importante per noi e dà significato alla nostra vita, al nostro tempo. Siamo abituati a seguire regole, norme o anche semplicemente impulsi, ma raramente ci fermiamo a chiederci cosa è importante, per cosa vale la pena vivere. Parte della terapia ACT è focalizzata su questo: impostare una bussola, rimettersi in gioco per qualcosa che vale.
- La relazione terapeuta-paziente nell’ACT è molto particolare: è una relazione alla pari. Russ Harris (uno dei più noti e attivi terapeuti ACT a livello interazionale) descrive la relazione terapeutica ACT come lo scalare la propria montagna. Il terapeuta, mentre scala la propria montagna, ha una prospettiva diversa e più ampia della montagna che sta scalando il paziente, per questo gli può suggerire che passo provare a fare, o quanto grande sarà il prossimo sforzo. Altri modelli di terapia, invece si pongono nell’ottica che il terapeuta è colui che sta sopra la montagna, metafora che crea una relazione dispari. Il vantaggio della relazione alla pari è lo sviluppo di valori relazionali come la sincerità, la trasparenza, il coraggio di essere ciò che si è, la consapevolezza che siamo tutti nella stessa barca.
- L’ ACT è una psicoterapia esperienziale: vuol dire che è basata su esercizi e metafore che aiutano la persona a vedere ciò che causa sofferenza da una nuova prospettiva e ad esplorare nuove possibilità. Fare ACT non è solo parlare, ma è, come dice appunto il nome, FARE. L’ACT ribadisce che la vita è nelle nostre MANI, e noi possiamo FARE della nostra vita, la vita che ci piace.
Puoi avere un’idea di cos’è l’ACT attraverso dei libri di auto-aiuto che propongono delle chiare esplicazioni teoriche seguite da esercizi fondamentali per cambiare il proprio modo di pensare.
Cos’è la Compassion Focused Therapy?
La Compassion Focused Therapy (CFT) è un approccio focalizzato sullo sviluppare una motivazione compassionevole nei confronti di noi stessi e della vita in generale. Questo approccio si basa sulle teorie evoluzioniste della mente e propone l’esistenza di tre importanti sistemi di regolazione: il sistema di protezione dalla minaccia, quello di ricerca di stimoli e risorse e quello calmante, di appagamento e sicurezza.
La sofferenza psicologica è data da uno squilibrio tra questi sistemi e dall’incapacità del sistema calmante di regolare gli altri due. L’obiettivo della CFT è allenare o sviluppare il sistema calmante, attraverso pratiche che favoriscono l’attivazione del sistema vagotonico e lo sviluppo di una prospettiva centrata sul prendersi cura del dolore anziché evitarlo o combatterlo.
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